5 dicembre 2015

I carabinieri hanno arrestato un albanese e denunciato la sua compagna per estorsione, rapina, violenza privata, lesioni personali e porto di oggetti atti ad offendere ai danni di un operaio 28enne di Candiana

Venerdì sera, i carabinieri della stazione di Piove di Sacco hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino albanese e denunciato la sua compagna, connazionale, poiché ritenuti responsabili di estorsione, rapina, violenza privata, lesioni personali e porto di oggetti atti ad offendere ai danni di un operaio 28enne di Candiana, che, giovedì mattina, aveva denunciato tutto ai militari.



IL FINTO INCIDENTE E L'AGGRESSIONE. Tutto è iniziato verso le 18.30 di martedì, lungo la strada provinciale 104 “Monselice-Mare”, nel comune di Tribano. Tornando dal lavoro a bordo della sua autovettura, il giovane si è accorto di un furgone rosso che lo stava seguendo. Alla guida, c'era un uomo, in compagnia di una donna, che con più manovre pericolose ha tentato di tagliargli la strada, riuscendo a farlo accostare all’altezza di un supermercato a Conselve. La coppia è uscita dal mezzo e l’uomo in particolare ha immediatamente manifestato una ingiustificata violenza nei confronti del ragazzo di Candiana, costretto a smontare dalla vettura dopo essere stato afferrato per il collo e minacciato con un coltello.
PRIMA LA RAPINA. L’aggressore sosteneva che il ventottenne gli fosse andato addosso con l'auto, provocando, nell'impatto, il danneggiamento di un quadro trasportato a bordo, dal valore di mille euro, e che i vetri della cornice, infrangendosi, avessero ferito la sua donna. Alle rimostranze dell’operaio, convinto di subire un'ingiusta violenza, l’uomo gli ha praticato, con il coltello, un taglio alla tempia e all’orecchio destro, richiedendo, con accento albanese, la somma di 500 euro a titolo risarcitorio e minacciandolo di morte.
POI L'ESTORSIONE. Lo straniero, dopo avere trascritto l’utenza telefonica del giovane e avergli sottratto la carta di circolazione, si è allontanato con la sua donna, con la promessa che lo avrebbe ricontattato per farsi dare i soldi. Non contento, ha telefonato alla vittima dopo nemmeno un’ora, accusandola di avere provocato anche un danno al suo cellulare e pretendendo un nuovo incontro, che ha avuto luogo, poco dopo, a Tribano. In tale circostanza, l’albanese ha preteso ulteriori 750 euro, minacciando ancora di morte il giovane che, intimorito e scosso, gli ha consegnato la somma di 500 euro con l’accordo di reperire il resto entro due giorni.
I CARABINIERI SI PRESENTANO ALL'APPUNTAMENTO. Il candianese, dopo avere ricevuto nei giorni successivi ulteriori minacce al telefono, resosi conto che non si sarebbe mai più liberato dal giogo oppressivo dei due stranieri, si è presentato alla stazione dei carabinieri di Piove di Sacco, raccontando quanto gli era accaduto e riferendo anche il luogo dove era stato concordato l’incontro per la consegna degli ulteriori 750 euro, ovvero all’interno di un area di servizio lungo la strada provinciale 104, nel comune di Tribano.
ARRESTATO L'ESTORSORE. I militari hanno quindi potuto assistere all'appuntamento e alla consegna del denaro d parte della vittima. Ad incontro avvenuto, lo straniero, identificato in A.B., 31enne, operaio, residente ad Este, è stato immediatamente bloccato e arrestato. La perquisizione personale ha permesso di recuperare la somma appena ricevuta, la carta di circolazione in precedenza sottratta, e due grammi di cocaina.
DENUNCIATA LA FIDANZATA. Più tardi, è stata identificata anche A.A., 20enne, parrucchiera, albanese, complice del connazionale nella rapina e fidanzata dell'uomo. La donna è stata denunciata per gli stessi reati di cui è accusato il compagno. Lo straniero è stato condotto alla casa circondariale di Padova, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Proseguono le indagini per accertare se la coppia si sia resa responsabile di analoghi reati. Eventuali vittime sono invitate a contattare i carabinieri di Piove di Sacco.

Fonte: http://www.padovaoggi.it/cronaca/estorsione-rapina-candiana-arresto-5-dicembre-2015.html


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