6 agosto 2015

Centro massaggi, ma era tutt'altro: la titolare faceva prostituire la figlia

In apparenza sembrava un normale centro massaggi di Riccione: “La delizia d’oriente”, in Viale Verdi, ma ai clienti veniva offerto un “servizio extra” per un minimo sovrapprezzo, solo poche decine di euro in più. E’ quello che hanno scoperto i Carabinieri della Stazione di Riccone dipendenti dalla locale Compagnia che giovedì mattina hanno concluso l’attività d’indagine iniziata nel mese di giugno, che ha portato all’arresto di una donna di origini cinesi con l’accusa di favoreggiamento della prostituzione, che si verificava all’interno del centro massaggi aperto dal febbraio 2015.
Ciò che ha fatto insospettire i militari dell’Arma, oltre alle segnalazioni continue di cittadini residenti in zona insospettitisi delle continue “visite” al centro massaggi, è stato il “via vai” continuo di soli clienti di sesso maschile  che  si recava presso il locale benessere negli orari più strani, fino a tarda sera. Inoltre, dopo una approfondita ricerca in internet, si accertava che il centro massaggi era sponsorizzato in diversi siti con riferimenti espliciti alla possibilità di fare sesso, il tutto rafforzato dai commenti dei clienti che indicavano la possibilità di un “gran finale”. 
Iniziavano così lunghi servizi di osservazione e pedinamento con la raccolta di informazioni e indizi utili. Venivano bloccati e portati in caserma gli stessi avventori che ammettevano l’esistenza di diversi “pacchetti massaggio”, definiti dagli stessi del tipo “ romantico”, in definitiva con possibilità di essere masturbati dalla massaggiatrice. 
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La meticolosa attività investigativa terminava alle nove di questa mattina  quando i militari dell’Arma, dopo aver atteso l’uscita dell’ennesimo cliente, facevano irruzione nel locale trovando una leggera resistenza da parte della responsabile della struttura che cercava in tutti i modi di sbarrare la via d’accesso. Un volta entrati, i Carabinieri sorprendevano un uomo intento a ricomporsi e, a seguito di perquisizione locale e personale, si rinvenivano alcune migliaia di euro in contanti, guadagnate in soli tre giorni, nonché liste di clienti con relativo “servizio extra” richiesto. Al blitz di questa mattina partecipava anche il Nucleo Ispettorato Lavoro Carabinieri di Rimini che procedeva a sanzionare, per un totale di 1000 euro la titolare per aver omesso di comunicare l’avvio del lavoro di collaboratore familiare e non aver denunciato i dati all’INAIL. Altresì, sempre l’Ispettorato, comunicava al NAS dei Carabinieri di Bologna l’esecuzione di un servizio di massaggio senza la presenza del personale qualificato.  Si procedeva dunque a dichiarare in arresto  X.L.,  35enne originaria della Repubblica popolare cinese, per  aver favorito la prostituzione della propria figlia/impiegata.


http://www.riminitoday.it/cronaca/centro-massaggi-ma-era-tutt-altro-la-titolare-faceva-prostituire-la-figlia.html


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