16 maggio 2015

Gli uomini del commissariato di Cerignola, nella mattinata dello scorso 13 maggio, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di R. R., una 46enne di San Ferdinando di Puglia, per il reato di atti persecutori e sequestro di persona.

Secondo quanto ricostruito, lo scorso dicembre un uomo ha denunciato negli uffici del commissariato ofantino di aver conosciuto una donna sul lavoro, nel maggio 2013, e di avere intrapreso con lei una relazione sentimentale extraconiugale andata avanti, senza grossi problemi, fino al successivo mese di novembre. Ovvero, fino a quando la stessa, per gelosia nei confronti della moglie del suo amante, non ha iniziato a pressare psicologicamente l’uomo, mettendo in atto una spaventosa escalation persecutoria. Dalle continue telefonate su tutte le utenze in uso all’uomo (compresa quella dell’abitazione coniugale), all’invio di numerosi sms ad ogni ora del giorno e della notte, passando per appostamenti in tutti i luoghi frequentati dall’uomo.
Di fronte alla irreversibilità della rottura del rapporto, la donna ha avviato anche un’azione denigratoria nei confronti del suo ex amante, per isolarlo da parenti ed amici, contattando direttamente la moglie, il datore di lavoro ed amici e conoscenti.
Un episodio eclatante avvenne nell’aprile dello scorso anno, quando la donna annunciò telefonicamente alla vittima di volersi suicidare. L’uomo si recò immediatamente a casa della donna, che subito serrò la porta nascondendo la chiave nei propri indumenti intimi e sottraendo alla vittima il telefono cellulare. Solo l’intervento di un amico - a conoscenza della vicenda – poté favorire la “liberazione” dell’ostaggio.
Ogni volta che l’uomo cambiava numero di telefono, la donna riusciva ad ottenere il nuovo numero, ricominciando a chiamarlo con accresciuta insistenza al punto da determinare l’uomo, nello scorso mese di dicembre, a denunciare tutto. 
Tra luglio 2014 e ottobre 2014, la vittima ha ricevuto complessivamente circa quindicimila sms da utenze intestate alla donna, alla madre della stessa e da un’utenza fittiziamente intestata ad uno straniero; oltre al numero degli sms è particolarmente inquietante il contenuto degli stessi: sostanzialmente minacce ed il riferimento ad un figlio nato dalla relazione con la persona offesa che, di fatto, non è mai esistito, se non per sottoporre la persona offesa ad una intensa pressione psicologica. Sull’utenza fissa in uso alla persona offesa sono state effettuate, nello stesso periodo, tredicimila telefonate dalle predette utenze in uso alla donna.
Di fronte a queste condotte che descrivono perfettamente la figura di una stalker, ingenerando nella vittima un effetto destabilizzante della serenità e dell’equilibrio psicologico, e di fronte al forte e concreto pericolo di reiterazione delle condotte, il GIP del Tribunale di Foggia ha opportunamente emesso ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari. In tal senso hanno provveduto proprio gli agenti del Commissariato di Cerignola che hanno sequestrato tutte le SIM utilizzate dalla stessa per effettuare gli sms e le telefonate. Dopo le formalità di rito, la donna è accompagnata presso la propria abitazione.


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