Lite in famiglie tra
donne che si è conclusa con una denunciata, nissena di 20 anni, in stato
di libertà per i reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e
rifiuto di fornire le proprie generalità e un agente di polizia in
ospedale per leggere escoriazioni e tumefazioni al labbro, refertato
presso l’Ospedale Sant’Elia con una prognosi di due giorni. Le forze
dell’ordine, ieri mattina erano intervenute in via Berengario Gaetani,
per sedare un’accesa lite tra 5 donne.
Quattro delle protagoniste inveivano
verbalmente contro una ragazza, insulti e bestemmie senza sosta
inondavano la via. Gli agenti, con non poca fatica, hanno cercato di
riportare la calma tra le donne, le quali riferivano di essere tutte
appartenenti allo stesso nucleo familiare e che stavano litigando con la
ragazza per non meglio precisati dissidi “interni”.
Condotte alla calma e rese edotte le
quattro donne più grandi delle loro facoltà di legge circa il reato di
ingiuria, i poliziotti convincevano le stesse ad allontanarsi dal luogo
della lite. La ragazza, invece, continuava a sbraitare ed inveire contro
le donne, che si allontanavano, in modo aggressivo e con fare
minaccioso, urlando che le avrebbe raggiunte a casa per “ammazzarle”.
A quel punto la ragazza inveiva pure
contro i poliziotti di quartiere, insultandoli, minacciandoli e
rifiutandosi di fornire loro i documenti per sottrarsi
all’identificazione.
Condotta in Questura, la ventenne, dopo
il foto segnalamento presso la Polizia Scientifica, è stata identificata
e denunciata in stato di libertà per i reati di resistenza e lesioni a
pubblico ufficiale e rifiuto di fornire le proprie generalità.
Uno dei due agenti, nelle concitate fasi
per calmare gli esagitati animi delle donne, ha riportato leggere
escoriazioni e tumefazioni al labbro.
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