6 maggio 2015

aggiornamento del 7 maggio 2015
Non tentato omicidio, ma lesioni aggravate. E’ l’accusa con cui il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Brescia Enrico Ceravone ha convalidato l’arresto di Lina Primus, la 55enne che ieri ha tagliato le vene al figlio Daniele Zuanelli per poi ferirsi alla gola.

Le accuse ridotte sono dovute al fatto che, secondo il magistrato, le ferite apportate sui polsi dell’uomo non lo avrebbero ucciso.

In un primo momento si era parlato di un doppio tentato suicidio, perché i due erano stati trovati feriti in auto.; poi è spuntato un biglietto di scuse: sembra che il 33enne avesse problemi fisici
E' piantonata in ospedale con l'accusa di tentato omicidio la donna di 55 anni che martedì pomeriggio a Leno, nel Bresciano, ha tentato di uccidere il figlio di 33 anni e poi ha cercato di suicidarsi in un'auto parcheggiata non distante da casa.
Questa, infatti, è la nuova ricostruzione data degli investigatori che in un primo momento, invece, avevano parlato di un doppio tentato suicidio. Ciò che, invece, emerge è che la 55enne avrebbe tagliato le vene all'uomo - che pare avesse da tempo problemi fisici e psichici - con un bisturi, poi si è ferita alla gola.
Le condizioni dei due feriti non sono gravi. Nell'auto è stato trovato un biglietto di scuse, scritto dalla donna nei confronti del marito.
Fonte: http://milano.repubblica.it/cronaca/2015/05/06/news/brescia_madre_arrestata_per_tentato_omicidio-113669806/


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