30 novembre 2014

aggiornamento dell'11 gennaio 2015
Violentata dal compagno? No. Il giudice per le indagini preliminari, su richiesta del pubblico ministero Federico Facchin, ha archiviato il fascicolo relativo al militare di 37 anni, di Sacile, accusato (e arrestato) di avere abusato della giovane compagna.
A denunciarlo la stessa donna. L’episodio in casa a Sacile, dove la coppia vive con la bimba di 3 anni.
Guai (penali) in vista, per la donna, che aveva ritrattato dopo una denuncia circostanziata: lo stesso pubblico ministero ha chiesto il giudizio immediato, ovvero il processo, per calunnia nei confronti del compagno. Si chiude, parzialmente, il caso che aveva scosso la comunità sacilese, a fine novembre.
Il militare era stato arrestato la mattina del 30 novembre con la pesante accusa di avere abusato della compagna, poco più che ventenne. Arresto che era stato convalidato dal gip, che ne aveva però disposta l’immediata liberazione.
La stessa mattina, la donna era stata interrogata dai carabinieri e aveva ritrattato le accuse al compagno. Il 5 dicembre era stata sentita dallo stesso pubblico ministero e pure davanti a lui aveva negato gli abusi: da persona informata sui fatti era divenuta indagata. L’interrogatorio fu sospeso con invito a nominare un legale. Giorni prima, infatti, aveva firmato proprio lei la querela.
«E’ stata una ripicca - aveva in sostanza dichiarato ai carabinieri la ragazza -, volevo fargliela pagare». Poco dopo, nei corridoi di palazzo di giustizia, aveva incrociato il convivente. Si erano visti di sfuggita e lei cercava un contatto, proibito.
Ciò aveva comportato l’apertura di un altro fascicolo, stavolta a carico della giovane, per l’ipotesi di reato di calunnia; pena edittale, in caso di condanna, da due a sei anni. Il referto medico era risultato «totalmente negativo»: nessuna evidenza di violenza sessuale dalla visita ginecologica, niente lividi né escoriazioni.
Erano dunque emersi i retroscena di un legame morboso, laddove l’insistenza per un gioco erotico, pare praticato più volte, avrebbe causato un’incomprensione.
Caso chiuso, dunque, per il militare. Per la sua compagna il pm ha chiesto il processo per calunnia.


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