29 aprile 2013

Una donna, alla ricerca di un quarto figlio, ha costretto la figlia appena quattordicenne a rimanere incinta usando delle siringhe di sperma. É accaduto in Gran Bretagna nel 2011, ma l'agghiacciante storia è venuta alla luce in questi giorni grazie ad una sentenza di condanna dell'Alta Corte inglese.

Il giudice Peter Jackson, membro dell'Alta Corte, ha detto che la donna ha agito “in modo talmente malvagio ed egoista” da sfidare ogni convenzione.
La madre è una donna divorziata, di origine americana, ma residente in Gran Bretagna con tre bimbi adottati. La donna ha covato il piano di far rimanere incinta la figlia adolescente dopo che le è stato impedito di adottare un quarto bimbo. La donna ha quindi ordinato tramite Internet, a una società di inseminazioni con sede in Danimarca, delle siringhe di sperma, che poi ha fatto utilizzare alla figlia.
Dichiara il giudice Jackson nella sentenza di condanna: “La figlia – identificata solo con la lettera A. - è rimasta incinta, su richiesta della madre, con dello sperma acquistato dalla madre e con l'unico scopo di fornire un quarto figlio alla madre. Ma agli occhi del mondo la figlia sarebbe rimasta incinta in modo autonomo”.
Il giudice ha inoltre affermato nella sentenza che la figlia era fortemente condizionata dalla madre. La quattordicenne ha motivato così il gesto della madre e la sua accondiscendenza: “Se faccio questo ... forse lei mi amerà di più. Mia mamma è una persona molto determinata e fa del suo meglio per ottenere ciò che lei vuole”.
Il giudice ha anche aggiunto che la madre ha fatto utilizzare alla figlia lavande di aceto o succo di limone e lime, nella speranza di aumentare le probabilità di avere una bambina e non un maschietto.
Jackson ha anche affermato che è probabile, ma non certo, che la figlia sia rimasta incinta quasi subito dopo le prime iniezioni ma che abbia avuto aborto spontaneo. Però, solo dopo altri sei tentativi di iniezioni, la ragazzina ha dato alla luce un bambino, nel luglio 2011, quando aveva 17 anni.
A lanciare l'allarme, a suo tempo, furono le ostetriche dell'ospedale dove la ragazzina era stata ricoverata per il parto. Insospettite dal comportamento strano della madre, che non voleva far allattare il bimbo a sua figlia, le ostetriche avvertirono le autorità. E dopo un'inchiesta, che ha fatto emergere il caso, alla madre è stato prima tolto l'affidamento dei figli ed successivamente è stata condannata a cinque anni di carcere per crudeltà su minori.
link alla notizia
http://qn.quotidiano.net/esteri/2013/04/29/881014-granBretagna-14enne-incinta-obbligata-dalla-madre.shtml


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