13 aprile 2013

Giovanissime, la loro specialità era quella di aggredire uomini anziani che da soli andavano a fare la spesa per borseggiarli o, addirittura, estorcere loro del denaro. Teatro della loro attività era la zona davanti al supermercato Conad City in fondo a corso Garibaldi, dove sono disponibili posti per parcheggiare l’auto anche vicino al punto vendita.
E’ stata una paziente opera di indagine, con l’ascolto delle vittime, di testimoni e la visione delle riprese effettuate da telecamere di sorveglianza a permettere a carabinieri della stazione di Faenza di identificare e trarre in arresto la 21enne rumena di etnia rom Regina Matei, senza fissa dimora, con precedenti di polizia, già detenuta nel carcere di Forlì. I militari hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Ravenna, sulla base della richiesta della procura, per rapina, furto aggravato, estorsione in concorso, pienamente concordante con le risultanze investigative.
Identificata ma non ancora rintracciata la complice, probabilmente in Italia al seguito di una carovana nomade. 
Le due giovani malviventi, che vivevano rubacchiando, erano entrate in azione lo scorso mercoledì 27 febbraio, quando, per cominciare, avevano borseggiato, rubandogli il portafoglio, un faentino di 84 anni, dopo averlo distratto fuori dal supermercato.
Poco dopo hanno preso di mira un 64enne sempre di Faenza, in pensione per problemi fisici. Lo hanno raggiunto mentre stava per scendere dall’auto: una di esse lo ha colpito con un pugno allo sterno, mentre l’altra si è impossessata dei documenti di guida della vettura che si trovavano nel cassetto del cruscotto. Minacciando di non restituire i documenti, le due ragazze hanno chiesto dei soldi all’uomo, ottenendo 70 euro, ma, anziché restituire il maltolto, hanno chiesto altri 100 euro. Per potere riavere i documenti, il 64enne si è recato a casa a prendere il denaro che ha poi consegnato alle giovani delinquenti.
L’uomo ha raccontato tutto ai carabinieri, i quali hanno bloccato il giorno dopo Regina Matei subito sottoposta a fermo di polizia giudiziaria, provvedimento convalidato dal giudice che disponeva la custodia cautelare in carcere. Successivamente è stato possibile identificare anche l’altra, grazie alle immagini fornite dal sistema di videosorveglianza comunale, che ha ripreso ogni azione delle malviventi.


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