17 marzo 2013

Non si trattava di una «scappatella», ma di una vera e propria relazione extraconiugale, che andava avanti da qualche mese, tra un uomo sposato, sulla quarantina con figli, e una donna, anche lei originaria del Venosino, coetanea dell’amante. Entrambi appartenenti a ceto medio e con posizioni lavorative.
Nella coppia prima amore e accordo, rose e fiori, come accade in genere in tutte le nuove storie. Poi improvvisamente tra i due qualcosa si è rotto. L’idillio amoroso ha presentato le prime «crepe». Le prime «fratture». Da qui alle incomprensioni e ai litigi il passo è breve.
Così la donna ha rotto gli indugi ed ha minacciato e ricattato il suo amante: «O sganci qualche migliaio di euro, altrimenti rivelo la nostra storia a tua moglie».

L’uomo, di fronte alle pretese della donna e al fatto che la « tresca amorosa» diventasse di dominio pubblico e ancora peggio arrivasse alle orecchie della legittima consorte, è rimasto di sasso. E ovviamente preoccupato. Sono cominciate alcune confidenze. Confidenze che a seguito di attività investigativa sono arrivate anche i carabinieri della compagnia di Venosa, guidati dal capitano Vincenzo Varriale.
Una volta in possesso di tutti gli elementi del rapporto amoroso clandestino tra i due protagonisti della storia, e soprattutto dopo essere venuti a conoscenza delle minacce della donna, i militari hanno denunciato la donna. Quest’ ultima è stata deferita in stato di libertà alla procura della repubblica di Melfi. Ora dovrà rispondere del reato di tentata estorsione.
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=603009&IDCategoria=1


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