13 marzo 2013

Maria Santa Larcara, siciliana di 51 anni, dovrà scontare una pena di due anni e sei mesi di carcere, colpevole di atti razzisti nei confronti di una famiglia di marocchini, suoi vicini di casa.
L’incubo vissuto da madre, padre e due bambini, marocchini, vessati, umiliati e minacciati per lungo tempo, perché stranieri, è finito ieri, con la sentenza del rito abbreviato che ha imposto una condanna esemplare alla donna che aveva persino costretto la famiglia a cambiare casa.
La donna non aveva pietà nemmeno dei bambini di uno e cinque anni: quando li vedeva faceva il segno della gola tagliata e aizzava contro il cagnolino: uno dei piccoli era stato costretto a sottoporsi a cure neuropsichiatre, per dimenticare tanta cattiveria. 
Il gip Luisa Ferracane aveva disposto alla donna, mesi fa, il divieto di dimora, che adesso, nonostante la condanna, prosegue: “Potrebbe perpetrare lo stesso reato verso altre persone”.


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