24 novembre 2010

19 novembre 2010 - Maltrattata, trascurata e con una storia familiare alle spalle davvero difficile. Case popolari di Tufo, comune dell’Irpinia, quell’appartamento al piano rialzato è sempre stato la casa degli orrori. Perché quella ventenne di B.D. ogni volta doveva subire percosse e violenze da una mamma che non riusciva più a riconoscerla come figlia.
Probabilmente, da una prima ricostruzione, la separazione definitiva dal marito, che si è rifatto una vita nuova a Salerno, ha fatto traboccare il vaso. Da quel momento la donna ha sprigionato tutta la sua rabbia sulla giovanissima che già da tempo ha dovuto subire simili umiliazioni e violenze. Non fosse altro che le turbe mentali della donna L.M. negli ultimi periodi si fossero quintuplicate, tanto da spingere anche a vari ricoveri presso gli ospedali di igiene mentale, ma le cure non sono riuscite a frenare quell’istinto non materno… puntualmente feroce.
Violenze, continue violenze, di una quotidiana disumanità. Le ventenne veniva reclusa, non poteva uscire se non quando decideva lei e solo in sua compagnia.
Un evidente caso di perversione patologica con effetti devastanti sulla povera vittima che l’ha portata finalmente allo scoperto dalla coraggiosa denuncia della ventenne. Dopo l'ultimo pestaggio, stanca dei maltrattamenti e della schiavitù in cui era stata ridotta, ma, probabilmente anche preoccupata che le violenze potessero essere sempre maggiori ha portato quest'ultima a rivolgersi allo Studio Legale Avv. Fabiola De Stefano Avv. Danilo Iacobacci di Altavilla Irpina, che hanno provveduto a redigere delle querele per gli ultimi episodi, configurando reati di stalking e lesioni; rimettendo gli esposti al sindaco di Tufo ed al Piano di Zona Sociale, oltre che interessando il Nosocomio di Solofra.
Ebbene, le forze dell'ordine locali, unitamente a dei medici recatisi a visitare la L.M. per un eventuale Trattamento Sanitario Obbligatorio, si sono presentate presso l'abitazione dove vive la donna scoprendo che la stessa si era dileguata e risulta allo stato irreperibile. Notiziata la figlia, ha prodotto denuncia di scomparsa ai Carabinieri.
Allo stato dopo oltre 24 ore della L.M., persona disturbata mentalmente e pericolosa per sé e per gli altri, ancora non v'è traccia; risultando quindi al momento scomparsa.
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24 novembre 2010 - Ancora nessuna notizia della madre violenta accusata dalla propria figlia. Proseguono le ricerche da parte delle forze dell'ordine e dei compaesani. Prende corpo la pista di un allontanamento volontario, anche perché la donna si sarebbe fatta sentire per telefono la mattina di sabato per dire che prima o poi forse sarebbe tornata.
Intanto, la vicenda ha commosso le istituzioni locali: il comune di Tufo unitamente ai servizi sociali del Piano di Zona si stanno curando di procurare una degna sopravvivenza alla giovane ventenne che ha denunciato la madre di violenze e maltrattamenti.
Unica nota positiva della vicenda è che i tristi fatti hanno riavvicinato il padre alla giovane figlia, l'uomo aveva infatti da anni abbandonato la famiglia proprio a causa della violenza e dei problemi psichici della moglie. Ora l'uomo, ritornato sui suoi passi, e preso atto della situazione di emergenza vissuta dalla figlia, si è trasferito in provincia di Avellino ed ha preso presso di sé la ragazza, che ha finalmente ritrovato un familiare con cui vivere.
Ad interessarsi della vicenda i due avvocati Fabiola De Stefano e Danilo Iacobacci a cui la giovane di Tufo è stata costretta a rivolgersi a seguito delle violenze a cui era costretta a subire.
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