2 ottobre 2010


Volevano seicentomila euro da un imprenditore per far «sparire» alcune sue foto hard. Un'avvocatessa trevigiana e suo marito sono stati arrestati ieri per estorsione. La guardia di finanza ha fatto scattare le manette ai polsi di Adele Giordano, 39 anni, e di suo marito Alfonso Romano. Il blitz all'ora di pranzo nello studio dell'avvocatessa, nel condominio di piazzale Pistoia.
I due sono stati prelevati dagli uomini delle fiamme gialle, poi fotosegnalati in questura e interrogati. Massimo riserbo da parte degli investigatori, che stanno ricostruendo i dettagli di un ricatto che si è trasformato in vera e propria estorsione, a cavallo fra Treviso e San Marino. In tutto gli arrestati sono tre: oltre ai due trevigiani c'è il "mandante" dell'estorsione, M.M., di San Marino. Denunciate in stato di libertà, invece, le due persone - il figlio di M.M. e un accompagnatore, un ex militare in congedo - che ieri hanno fatto il viaggio San Marino-Treviso con la valigetta delle foto.
L'avvocatessa e il marito avrebbero fatto da tramite in questa squallida vicenda: dovevano farsi dare i soldi dall'imprenditore - trevigiano, pare, ma la sua identità non è stata confermata - e portare a termine lo scambio con la valigetta delle foto compromettenti. I finanzieri della sezione di polizia giudiziaria del tribunale, però, li aspettavano al varco. Per tutti l'accusa è di estorsione in concorso.
Al centro della vicenda ci sono delle foto: ritraggono la vittima dell'estorsione - l'imprenditore - in situazioni compromettenti. Foto che qualcuno non doveva assolutamente vedere: per questo l'imprenditore era disposto a tutto pur di "ritirarle" dalla piazza.
Seicentomila euro: questo il prezzo fissato dall'estorsore per le foto. Una cifra spropositata, ma evidentemente commisurata alla disponibilità economica del facoltoso imprenditore. Prima dello scambio però è nata una vera e propria trattativa: alla fine l'estorsore e la vittima si sono accordati per una cifra di quattrocentomila euro.
L'accordo era fatto, ora era necessario lo scambio vero e proprio. Adele Giordano e suo marito Alfonso Romano hanno fatto da tramite: l'ipotesi è che conoscessero di persona il "mandante" dell'estorsione, e che abbiano preso contatti con la vittima per portare a termine lo scambio. L'appuntamento era per ieri a mezzogiorno nello studio dell'avvocato Giordano: condominio di piazzale Pistoia (quello che i trevigiani conoscono come «il Gazzettino» per la luminosa insegna che campeggia sul tetto), scala B, interno 5.
E' arrivata l'auto con i due "corrieri" delle foto, è arrivato l'imprenditore con la valigetta dei soldi. E, come in un film, è scattato anche il blitz delle forze dell'ordine: i finanzieri in borghese hanno fatto irruzione e hanno arrestato Adele Giordano e suo marito Alfonso Romano in flagranza di reato. Entro quarantotto ore è attesa l'udienza di convalida degli arresti. Nel frattempo l'avvocatessa trevigiana e il marito - oltre al mandante dell'estorsione, quest'ultimo a San Marino - rimangono in carcere.


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