21 luglio 2010

Abbraccia un uomo per strada e gli offre esplicitamente una prestazione sessuale. L'atteggiamento è inequivoco, la ragazza è giovane e piacente, l'uomo è sorpreso da tanto ardire. Ma mentre cerca una risposta, la giovane è lesta a sfilargli dal collo con mossa abile una catenina d'oro. Le mosse erano state astutamente celate dallo slancio dell'offerta. Passato un primo momento di sconcerto, l'uomo non tarda ad accorgersi che non ha più il monile d'oro al collo e ci mette un attimo a capire che fine abbia fatto. A quel punto la ragazza, vistasi scoperta, si dà alla fuga con la sua vittima che la insegue per farsi restituire il maltolto. In breve la raggiunge e le intima di ridargli ciò che è suo. Ma a questo punto, di fronte all'impossibilitò di continuare la fuga, la giovane si gioca la carta della disperazione: «Se non te ne vai mi metto a urlare e ti denuncio per violenza sessuale. Io sono minorenne». Questo, in sintesi, è quanto l'uomo si sente dire. Ma nel frattempo su viale d'Annunzio si è materializzata una Volante della Polizia. Gli agenti intervengono, raccolgono le versioni fornite dai due protagonisti e ci mettono poco a scoprire che la ragazza è sì giovane m a non minorenne, perché ha 19 anni, e anche che è ben nota alle forze dell'ordine perché esercita l'attività di prostituta, Accertati i fatti, quindi, i poliziotti la traggono in arresto con l'accusa di rapina impropria, della quale ha dovuto rispondere davanti al giudice per il processo con rito direttissimo. A.P.
link alla notizia:
www.iltempo.it/abruzzo/2010/07/21/1182137-furto_ricatto_prostituta.shtml


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