18 giugno 2010

MESTRE — Non poteva uscire di casa, a controllarla c’era sempre una maitresse che decideva cosa poteva o non poteva fare. Le sue giornate le passava all’interno di un appartamento a piano terra di via Dante dove tutti i giorni si prostituiva. Gli incontri a luci rosse venivano concordati al telefono per un prezzo che poteva andare dai 30 ai 70 euro. I clienti erano numerosi, in poche ore la ragazza incontrava tra i 4 e i 6 clienti. Tutti uomini italiani, tutte persone del posto e della provincia che arrivavano in macchina o con i mezzi pubblici. La vittima è una donna cinese di 36 anni che due giorni fa è stata liberata dai carabinieri di Mestre che hanno intercettato e chiuso l’appartamento. La donna è stata affidata alle cure degli operatori del servizio sociale del Comune di Venezia, inserita nel programma di protezione. La sua maitresse, una connazionale di 40 anni, invece è stata arrestata con l’accusa di sfruttamento della prostituzione.

Quando i carabinieri hanno fatto irruzione nella casa degli appuntamenti l’hanno trovata seduta al tavolo della cucina con una mazzetta di soldi. Accanto aveva uno scatolone colmo di preservativi, un telefono che usava per i fissare gli appuntamenti e una agendina. Un quaderno sul quale annotava g l i incassi e che veniva usato come dizionario. Le frasi erano sempre le stesse, parole cinesi con accanto la traduzione in italiano per aiutare la donna che si prostituiva a pronunciare le prestazioni sessuali da offrire ai clienti. Il blitz dei militari del capitano Savino Macli è scattato mercoledì dopo numerosi appostamenti all’esterno dell’alloggio sospetto e segnalato come luogo di incotro in inserzioni su giornali locali, all’angolo tra via Petrarca e via Dante in pieno centro a Mestre. La conferma dei sospetti è arrivata subito dopo quando i carabinieri hanno fermato numerosi uomini dopo gli incontri con la donna cinese. Hanno detto di pagare le prestazioni alla padrona di casa e che prendevano appuntamento dopo aver letto le inserzioni sui giornali. Immediato il blitz: quando gli investigatori sono entrati nella casa hanno trovato la 36enne in camera con un uomo completamente nudo. Il cliente ha cercato di giustificarsi dicendo che stava solo chiedendo informazioni su un massaggio. Tutto inutile. La conferma dello sfruttamento della prostituzione è arrivata con il controllo della maitresse trovata con i soldi degli incontri e materiale per le prestazioni sessuali. Immediato il suo arresto e il trasferimento della donna sfruttata in una struttura protetta.
link alla notizia:
corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2010/18-giugno-2010/casa-luci-rosse-dizionario-hard-la-cinese-sfruttata-1703225356569.shtml


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