19 marzo 2010

Aggiornamento del 28 gennaio 2013
ZURIGO - Il Ministero pubblico ha chiesto oggi la detenzione a vita per la donna di 39 anni che ha confessato di avere ucciso nel 2007 a Horgen (ZH) i suoi due gemellini di 7 anni e nel 1999 la primogenita che aveva sette settimane di vita.
Nella sua requisitoria, l'accusa ha chiesto di condannare la donna per assassinio plurimo e omicidio intenzionale e ha proposto anche una misura terapeutica ambulatoriale.
La sentenza del nuovo processo, che si era aperto alla metà di dicembre davanti al Tribunale distrettuale di Horgen (ZH) con la "confessione choc" della donna, è attesa il 29 gennaio.
Dopo l'intervento della pubblica accusa è prevista oggi l'arringa della difesa e l'intervento del rappresentante legale dell'ex marito della donna. Il 43enne aveva passato a sua volta tre mesi in detenzione preventiva, prima di essere scagionato da ogni accusa.
La 39enne, che fino all'inizio di questo processo aveva cercato di far ricadere le accuse sull'ex marito, è già stata condannata nel 2010 alla pena detentiva a vita per duplice assassinio. La cassazione aveva però in seguito ordinato il rifacimento del processo, perché l'avvocatessa della difesa dell'epoca "aveva fatto male il suo lavoro".

Aggiornamento del 27 marzo 2010
E' stata ritenuta colpevole e condannata alla reclusione a vita la donna di 37 anni che ad Horgen, nel Canton Zurigo, la notte prima del Natale del 2007 uccise i gemelli Céline e Mario B. di sette anni.
"Un fatto di straordinaria gravità, difficilmente spiegabile" - ha detto il presidente della Corte d'assise, Pierre Martin, nel qualificare quell'orribile duplice assassinio. La donna, apparsa visibilmente scossa alla lettura della sentenza, è stata definita dal giudice "insincera e priva di scrupoli".
Ciò che deve aver prodotto un'impressione particolarmente negativa sui giurati è stata l'ostinazione con la quale l'imputata ha continuato ad incolpare l'ex marito dell'uccisione dei due gemelli. Quella notte, non ci fu nessuna irruzione dall'esterno nel loro appartamento di Arn, nei pressi di Horgen, come in un primo momento ha tentato di far credere. Posta di fronte alle evidenze la donna ha ripetutamente cambiato versione, arrivando persino ad accusare il marito, di avere ucciso i figli per punirla delle sue infedeltà coniugali. Per quelle ingiuste accuse il marito si fece tre mesi di carcere.
Le bugie, le contraddizioni, l'ostinazione, le versioni palesemente false non hanno convinto i giurati, che l'hanno condannata al carcere a vita. Il padre dei bambini uccisi, anche lui presente alla lettura della sentenza, si era fatto tre mesi di prigione per le ingiuste accuse della ex moglie. "Non abbiamo avuto alcun motivo per dubitare di lui - ha detto il giudice Martin -. Non ha raccontato bugie, non s'è inventato storie, e non s'è mai contraddetto, rimanendo sempre fedele alla sua prima versione dei fatti".
Adesso l'ex moglie deve versargli 150mila franchi a titolo di risarcimento, ma la difesa ha già preannunciato ricorso.

19 marzo 2010 - Si è aperto stamani davanti alla Corte delle assise di Zurigo il processo contro una donna di 36 anni accusata di aver ucciso alla fine del 2007 i suoi due gemellini di 7 anni a Horgen (ZH). La donna è stata interrogata in mattinata sulla sua vita privata.
Aperto il processo contro una donna accusata di aver ucciso i figli Rispondendo con calma alle domande del presidente del tribunale Pierre Martin, la donna ha raccontato un'infanzia difficile: cresciuta in Austria, in un paesino del Tirolo, aveva un padre violento e una madre quasi sempre assente per lavoro. All'età di 22 anni ha sposato uno svizzero. La coppia, che viveva assieme al momento del duplice delitto, è ora divorziata.
L'accusata non ha mai imparato un mestiere. Faceva la casalinga e aiutava l'ex marito nella sua piccola azienda. Una vita che la donna non ha esitato a definire "monotona".
I due gemelli - un bambino e una bambina - furono soffocati nel sonno con un cuscino la notte dell'antivigilia di Natale del 2007. La donna nega i fatti e per tutta la durata dell'inchiesta ha accusato l'ex marito, che è però stato scagionato da ogni accusa dopo tre mesi di detenzione preventiva. La 36enne è stata incriminata per duplice assassinio.
Il procuratore Markus Oertle, che sostiene l'accusa, ha fatto sapere in vista del processo che presenterà la sua richiesta di pena nel corso del dibattimento. La sentenza è attesa per il 26 marzo.

http://www.bluewin.ch/it/index.php/572,255019/Zurigo__aperto_processo_a_madre_accusata_assassinio_gemellini/it/news/diversi/sda/


Una personalità ossessiva, una diffidenza di base e un'incomprensibile confusione che non le permette di distinguere la realtà e la fantasia: così lo psichiatra Frank Urbaniok ha descritto oggi la donna di 36 anni accusata di aver ucciso i suoi due gemellini di 7 anni a Horgen (ZH).
La mania dell'ordine e le fissazioni per i dettagli hanno caratterizzato la vita della donna. A queste costrizioni si aggiunge la sensazione di vivere costantemente in un mondo ostile e un meccanismo che non le permette di fare la distinzione fra verità e menzogna, ha detto il responsabile del servizio psicologico-psichiatrico dell'Ufficio zurighese di esecuzione delle pene.
In precedenza Urbaniok ha presentato davanti alla Corte delle assise di Zurigo i risultati della perizia psichiatrica effettuata sull'ex marito della donna. Il 41enne è stato caratterizzato come una persona che preferisce evitare i conflitti e che "amerebbe vivere in un mondo ideale", ma con una personalità "del tutto normale". Gli accertamenti ai quali è stato sottoposto non hanno messo in luce nessun elemento che possa far pensare ad una sua eventuale responsabilità.
Al processo iniziato la settimana scorsa, la donna ha negato di aver ucciso i due figli e a ha cercato di far ricadere la colpa sull'ex marito. Sono però emerse diverse contraddizioni e la figura di una donna che aveva una doppia vita. La madre dei due gemellini è accusata di duplice assassinio. Il dibattimento continuerà martedì prossimo con la requisitoria dell'accusa e l'arringa della difesa, mentre la sentenza è attesa per venerdì 26 marzo. I due gemelli - un bambino e una bambina - furono soffocati nel sonno con un cuscino la notte dell'antivigilia di Natale del 2007
In base all'atto d'accusa, dopo aver soffocato i figlioletti, la madre aprì la finestra della loro camera e gettò vestiti e vari oggetti per terra per far pensare ad una rapina. Gli inquirenti sospettarono in un primo tempo anche dell'ex marito. L'uomo - che nel frattempo ha divorziato - fu arrestato assieme alla moglie il giorno del delitto, ma è stato liberato dopo tre mesi di detenzione preventiva e scagionato da ogni accusa.


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