23 gennaio 2010

Aggiornamento del 13 giugno 2013: condannata all'ergastolo (vedi sotto)

http://www.ilgiornale.it/esteri/presentatrice_tv_arrestata_lomicidio_suo_ex_editore/23-01-2010/articolo-id=415974-page=0-comments=1

Nicosia - Ha fatto sensazione a Cipro il fermo della bella e notissima presentatrice televisiva Elena Skordeli, 44 anni, e di suo fratello, il giornalista Anastasios Krasopoulis, 41, perché ritenuti implicati nell’omicidio dell’editore greco-cipriota Antis Hadjicostis, 41 anni, direttore generale dell’impero editoriale Dias, ucciso la sera dell’11 gennaio con due colpi di fucile a canne mozze davanti alla sua casa a Nicosia. Per l’uccisione di Hadjicostis la polizia ha già arrestato tre greco-ciprioti fra i 30 e i 37 anni (uno dei quali ha confessato di aver partecipato al delitto e ha fornito informazioni alla polizia) mentre ha spiccato un mandato di cattura europeo ed internazionale per un quarto individuo, Gregoris Xenofontos, 29 anni, fuggito con la moglie in Moldavia e che gli inquirenti ritengono essere lo sparatore.
Da giovedì sera sull’isola non si parla d’altro e c’è attesa per quello che diranno Skordeli e il fratello stamani quando, come prevede la legge, si presenteranno davanti al giudice con il loro legale per contestare le accuse degli inquirenti.
Elena Skordeli, che detiene il 20% delle azioni della Sigma Tv, tre giorni fa ha denunciato per diffamazione varie radio e Tv che avevano collegato il suo nome all’omicidio e il giorno dopo aveva chiesto la protezione della polizia per sé e per la famiglia in seguito ad asserite minacce ricevute da sconosciuti. Questi - sempre a suo dire - avrebbero anche sabotato la sua auto allo scopo di provocare un incidente.
Di certo si sa che tra Skordeli e Hadjicostis non correva buon sangue. L’editore l’aveva licenziata mesi addietro quando lei - prima giornalista e poi presentatrice alla Sigma Tv - si stava dando da fare per aumentare la propria quota azionaria nella Tv e cercava a tutti i costi di entrare nel consiglio di amministrazione della Dias di cui, oltre alla Sigma, fanno parte il quotidiano Simerini, la radio Proto e vari settimanali.
La polizia è arrivata ad arrestare Skordeli e il fratello in seguito alle dichiarazioni di uno dei tre greco-ciprioti già in cella il quale - in cambio di protezione e di uno sconto della pena - avrebbe confessato di averli incontrati insieme con un complice per concludere il «contratto di morte» per cui la presentatrice gli avrebbe offerto 50.000 euro. Sui tabulati dei loro cellulari, secondo quanto pubblicato dalla stampa locale, vi sarebbero le tracce delle telefonate intercorse tra Skordeli e il fratello ed almeno uno dei tre arrestati.
Antis Hadjicostis è stato ucciso mentre era appena sceso dall’auto davanti alla sua casa a pochi passi dalla super-sorvegliata ambasciata Usa. A colpirlo era stato un uomo con indosso un casco da motociclista e che era fuggito a bordo di una moto di grossa cilindrata guidata da un complice. Le telecamere di sorveglianza delle ambasciate avevano ripreso la fuga della moto - che era affiancata da un’altra, forse quella del «palo» -, ma dalle immagini non era stato possibile risalire agli assassini. 

Aggiornamento del 13 giugno 2013:


Elena SkordelliElena Skordelli
Un delitto efferato che ha sconvolto la piccola isola di Cipro: Elena Skordelli, nota giornalista televisiva, è stata condannata giovedì all’ergastolo per l’omicidio del magnate delle tv, Andis Hadjicostis, il suo datore di lavoro. La ex telegiornalista, 45 anni, era stata fermata due anni fa assieme al fratello, entrambi accusati di essere i mandanti del delitto, un agguato in perfetto stile mafioso. Il movente? Una semplice vendetta personale. La donna era stata licenziata dalla conduzione del tg. Licenziata, fece uccidere il capo
OMICIDIO SU COMMISSIONE - Il magnate Andis Hadjicostis era il più importante editore sull'isola. Era a capo del gruppo Dias, che comprende la rete televisiva privata Sigma TV, la stazione radiofonica Radio Proto, il quotidiano Simerini e diversi settimanali. Il 41enne era stato ucciso l'11 gennaio 2010 in un quartiere di Nicosia, mentre rientrava a casa. Due colpi di fucile a canne mozze esplosi a distanza ravvicinata e a pochi passi dalle ambasciate di Stati Uniti, Russia e Egitto. Morì sul colpo. A premere il grilletto: un uomo su una moto. Inizialmente, si era ipotizzato un movente politico dietro al delitto. Questo teorema investigativo, però, iniziò presto a vacillare e a perdere peso, quando la polizia fermò la presentatrice tv e suo fratello, il giornalista Anastasios Krasopoulis. Ad accusare i due era stato un uomo, Fanos Hadjigeorgiou, che aveva confessato di aver preso parte all'omicidio.
MOVENTE - Nel corso del processo, durato tre anni, i due presunti mandanti avevano sempre negato ogni coinvolgimento. Giovedì, una corte penale cipriota ha invece condannato Elena Skordelli, il fratello e due altri due greco-ciprioti al carcere a vita, come prevede la legge sull’isola in caso di omicidio premeditato. La vendetta per il licenziamento ha spinto la telegiornalista di punta a commissionare l'omicidio, si legge nella sentenza.
LA QUOTA NELLA TV - Come riporta Cyprus Mail, la bionda Elena e il fratello avevano speso molti milioni di euro cercando di acquisire una quota di maggioranza dell'emittente e garantire così un rientro sullo schermo della conduttrice. A ostacolarli c’era però il magnate Hadjicostis. Gli altri due imputati, Andreas Gregoriou e Gregoris Xenofontos sono stati ritenuti colpevoli di aver pianificato ed eseguito la sparatoria. Per portare a termine «il mandato» avrebbero intascato 50 mila euro. La vicenda ha sconvolto i ciprioti e la piccola isola nel Mediterrano, non abituata a gravi fatti di sangue.
Fonte: http://www.corriere.it/esteri/13_giugno_14/cipro-giornalista-tv-ergastolo-omicidio-editore-elena-skordelli_e4cdac0a-d4dd-11e2-afc2-77c7bab72214.shtml


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