9 novembre 2009

Avrebbe persuaso una vecchietta malata di Alzheimer a donarle alcuni immobili dietro la promessa che l’avrebbe assistita per tutti gli anni che le restano da vivere: il codice penale lo chiama circonvenzione d’incapace, e di questo è accusata Caterina Piconese, 68enne di Melendugno, che questa mattina è stata rinviata a giudizio dal gup Ines Casciaro. Secondo quanto contestato dall’accusa, la donna avrebbe approfittato dell’incapacità di intendere e di volere di una lontana parente di 86 anni, la quale con atto notarile stipulato nel 2005 le donava un terreno agricolo e la sua abitazione, della quale rimaneva usufruttuaria, e con un altro atto le conferiva la procura per riscuotere le somme della pensione, ricevendo in cambio dalla Piconese assistenza per tutta la vita.
La vicenda giudiziaria ha iniziato a prendere corpo quando l’anziana rifiutò la presenza in casa della 68enne, chiedendo invece di essere assistita dalla nipote; quest’ultima raccontò ai carabinieri come la precedente badante della zia l’avesse avvertita dell’eccessivo interesse della Piconese alle proprietà ed ai soldi dell’anziana donna, la quale sostiene di non ricordare nulla in merito alla stipula degli atti notarili. In sua difesa, la neo imputata ha sostenuto di non aver usato alcuna pressione sulla vecchietta, la quale avrebbe stipulato l’atto notarile pienamente consapevole di quanto stava sottoscrivendo, in quanto la sua dimenticanza potrebbe ascriversi alla grave patologia da cui è affetta.
La Piconese infatti inoltrò due denunce ai carabinieri, in cui raccontava come la casa dell’anziana fosse frequentata da alcune persone, risultate essere poi i nipoti, che cercavano di convincere la zia a non far entrare più in casa la donna, impedendole di fatto assisterla; una volta che il rapporto con l’86enne si era ormai compromesso per via dell’intromissione di terzi, la Piconese chiese il sequestro penale dei conti correnti bancari intestati all’anziana, in attesa che sulla richiesta si pronunciasse il Tribunale civile. La donna, difesa dall’avvocato Luigi Corvaglia, comparirà il prossimo 26 gennaio davanti ai giudici della prima sezione penale.
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www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=17285


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