7 aprile 2009

Una storia che è venuta alla luce soltanto ieri, intorno all'una del pomeriggio. Al 113 arriva una telefonata, dall'altra parte del filo un bambino di undici anni. Questi racconta all'agente di polizia di essere solo in casa, che è una cosa che succede spesso. La madre, trent'anni di Civitavecchia, lavora saltuariamente presso una ditta di pulizie; separata dal marito di dieci anni più grande di lei, operaio.
Il bimbo racconta che viene spesso e volentieri lasciato da solo. L'agente, lì per lì, pensa che si tratti di uno scherzo, ma per scrupolo avverte chi di dovere e parte una macchina della polizia verso l'indirizzo fornito dal bambino, in un quartiere popolare della città. Gli agenti del vice questore Sergio Quarantelli arrivano ed effettivamente trovano il ragazzino solo in casa. A quel punto i poliziotti vogliono vederci più chiaro, e si fanno raccontare tutto dal bambino.
Questi dice che la mamma spesso lo lascia solo, che deve prepararsi il pranzo, a volte la cena, perché la madre esce anche la sera, rientrando piuttosto tardi, a notte fonda. A volte lo picchia, e quindi lui vorrebbe andare dal padre.
La polizia quindi, ha fatto scattare la denuncia per abbandono di minore e per maltrattamenti i famiglia nei confronti della donna. Ha avvertito la procura presso il tribunale dei minori di Roma, che seduta stante ha affidato il piccolo al papà.

link alla notizia:
www.trcgiornale.it/news/content/view/28328/1/


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